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Immagine del redattoreLisa

L’EGO STA FUORI.

Aggiornamento: 8 nov



ragazza sdraiata sul tappetino di yoga in relax

Lo yoga NON è PERFORMANCE.


Entro in Shala (la sala dove si pratica) e faccio i conti col mio corpo e con la mia mente, con attenzione ai miei limiti e alle mie fragilità, con consapevolezza dei miei punti forti.


Senza nutrire l’EGO.


La pratica non ha nulla a che fare con esso, non c’entra con le acrobazie, con la capacità di ‘attorcigliarsi’ su se stessi, non misura il suo successo in centimetri di allungamento o in asana ‘migliori’.


Lo yoga è ascolto e consapevolezza, e’ faccio quello che posso adesso, in questo momento, col corpo con la mente che mi appartengono. Più o meno annodati.


La prestazione si lascia fuori, dentro ci si alleggerisce dal peso di dover performare, di dover fare sempre di più, di dare sempre il massimo. Si fa semplicemente quello che si può, con rispetto, senza forzare. AHIMSHA (la non violenza) ci deve guidare.


Non esistono risultati, non c’è punto di arrivo.


Rimango esclusivamente nel qui ed ora. Adesso. Questo è il mio momento. Grata.


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